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Divieto di pagamento mensile del TFR per colf e badanti

Perché non si può inserire il TFR ogni mese in busta paga e come gestire in modo corretto anticipi e liquidazione finale nel lavoro domestico.

Nel lavoro domestico – colf, badanti, baby-sitter – non è raro imbattersi in prassi “artigianali” legate al Trattamento di Fine Rapporto (TFR): una delle più diffuse è la liquidazione mensile del TFR direttamente in busta paga, per “semplificare i conti”. Dopo gli ultimi interventi dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro e della giurisprudenza, questa prassi è stata però chiaramente messa al bando.

In questa pagina vediamo, con taglio operativo, cosa dicono le norme, come funziona l’anticipo del TFR secondo il CCNL Lavoro Domestico e cosa devono fare le famiglie datrici di lavoro per mettersi in regola.

1. Che cos’è il TFR nel lavoro domestico

Il TFR è una quota di retribuzione che il datore di lavoro accantona anno per anno e che, di regola, deve essere pagata alla cessazione del rapporto, qualunque sia la causa: dimissioni, licenziamento, pensionamento, decesso del datore o del lavoratore.

Anche nel lavoro domestico il TFR:

2. Perché l’INL vieta il TFR mensile in busta paga

Con una recente nota di prassi, l’Ispettorato Nazionale del Lavoro ha chiarito che la liquidazione mensile del TFR in busta paga, effettuata in modo continuativo, non rispetta la natura di retribuzione differita dell’istituto e va considerata illegittima.

In particolare, secondo l’INL:

3. La posizione della Cassazione

La giurisprudenza della Corte di Cassazione va nella stessa direzione: non è sufficiente un accordo tra datore e lavoratore per trasformare il TFR in retribuzione mensile.

Le sentenze più recenti hanno precisato che:

4. Anticipazione del TFR nel CCNL lavoro domestico

Il CCNL Lavoro Domestico non vieta in assoluto l’anticipo del TFR, ma lo disciplina con regole precise. In sintesi:

L’anticipo, quindi:

5. Implicazioni pratiche per le famiglie datrici

5.1 Cosa evitare

5.2 Cosa fare in concreto

6. Come verificare se la busta paga è in regola

Studio o famiglia possono fare alcune verifiche di buon senso:

7. Il ruolo di Colf On-Line

Per chi gestisce più rapporti di lavoro domestico – famiglie, studi professionali, associazioni – è fondamentale avere strumenti che:

Colf On-Line nasce proprio per questo: evitare prassi “creative” come il TFR mensile e impostare fin dall’inizio rapporti di lavoro domestico solidi, leggibili e coerenti con la normativa.

8. Conclusioni

Il messaggio che arriva dalle istituzioni è univoco: il TFR non è una voce di stipendio mensile, ma una retribuzione differita che matura nel tempo e va corrisposta secondo regole ben definite.

Per colf e badanti significa maggiore tutela e trasparenza; per le famiglie, la necessità di abbandonare scorciatoie che possono trasformarsi in problemi e di affidarsi a strumenti e consulenze in grado di garantire il rispetto delle regole.

Se hai casi particolari (rapporti molto lunghi, cambi datore, prassi pregresse di TFR mensile), valuta una verifica puntuale con il tuo consulente di fiducia.