Badanti straniere conviventi: dichiarazione di ospitalità e permesso di soggiorno
Cosa deve fare il datore di lavoro domestico quando la badante straniera vive in casa.
Quando una badante straniera va a vivere nell’abitazione del datore di lavoro come convivente,
la famiglia deve presentare una dichiarazione di ospitalità entro termini precisi e conservare la documentazione
utile per il rinnovo del permesso di soggiorno.
Perché la dichiarazione di ospitalità è così importante
La presenza di una lavoratrice straniera convivente non riguarda solo il contratto di lavoro.
Per legge, chi ospita una persona straniera nella propria abitazione deve comunicarlo alle autorità competenti.
Questa comunicazione serve a:
- dimostrare che la lavoratrice dispone di un alloggio effettivo e idoneo;
- agevolare i controlli su soggiorno e regolarità del rapporto di lavoro;
- evitare problemi in fase di rinnovo o aggiornamento del permesso di soggiorno.
Quando va presentata la dichiarazione di ospitalità
In linea generale, la comunicazione va presentata entro un termine molto breve
(due giorni lavorativi dall’inizio dell’ospitalità, salvo diverse indicazioni locali).
Per prudenza, è bene considerare la regola delle 48 ore dall’ingresso in casa della lavoratrice.
La dichiarazione va presentata presso:
- la Questura competente per territorio, oppure
- il Comune, se presente uno sportello immigrazione che raccoglie le comunicazioni per la Questura.
Molti Comuni mettono a disposizione un modello prestampato e consentono l’invio anche tramite PEC.
Conviene quindi verificare sempre il sito del proprio Comune o della Questura prima di procedere.
Dati e documenti normalmente richiesti
Di solito per la dichiarazione di ospitalità vengono richiesti:
- dati anagrafici del datore di lavoro (o dell’intestatario dell’abitazione);
- dati della lavoratrice (nome, cognome, data di nascita, cittadinanza);
- estremi del documento di identità o del permesso di soggiorno;
- indirizzo completo dell’abitazione dove la badante è ospitata;
- eventuale indicazione del rapporto di lavoro (colf, badante convivente, assistenza anziano ecc.).
È buona prassi allegare:
- copia del documento del datore di lavoro;
- copia del passaporto o permesso di soggiorno della lavoratrice;
- copia del contratto di lavoro domestico.
Convivenza, vitto e alloggio e rapporto di lavoro
La convivenza della badante presso l’abitazione del datore di lavoro ha effetti anche sul piano contrattuale.
Per le lavoratrici conviventi:
- il contratto prevede la corresponsione di vitto e alloggio, con valore convenzionale che incide sui calcoli di busta paga;
- gli orari di lavoro, i riposi e i turni di presenza/notte seguono regole specifiche;
- in caso di variazione di indirizzo o cambio di luogo di lavoro, è opportuno aggiornare anche i dati comunicati all’INPS e alla lavoratrice.
Tenere allineati contratto di lavoro, comunicazione di ospitalità e eventuali pratiche di soggiorno aiuta
a dimostrare la regolarità complessiva del rapporto.
Collegamento con il permesso di soggiorno
La dichiarazione di ospitalità e il contratto di lavoro domestico possono essere richiesti in copia
quando la lavoratrice straniera deve:
- richiedere il rinnovo del permesso di soggiorno;
- aggiornare i dati relativi al domicilio;
- dimostrare l’esistenza di un rapporto di lavoro regolare.
Disporre di documenti chiari, firmati e conservati con ordine riduce il rischio di ritardi,
integrazioni o contestazioni da parte degli uffici competenti.
Cosa succede se non viene fatta la comunicazione
La mancata dichiarazione di ospitalità può esporre il datore di lavoro a:
- sanzioni amministrative, in base alle norme previste per chi ospita cittadini stranieri;
- difficoltà nella gestione delle pratiche di soggiorno della badante;
- problemi in caso di controlli su regolarità del rapporto di lavoro o dell’alloggio.
Per pochi minuti di adempimento è quindi prudente mettersi al riparo da possibili complicazioni future.
Consigli pratici per i datori di lavoro
- verificare sul sito del Comune o della Questura modulistica e modalità di invio aggiornate;
- presentare la dichiarazione di ospitalità entro 48 ore dall’inizio della convivenza;
- conservare copia di: contratto di lavoro, dichiarazione di ospitalità, ricevute di invio;
- aggiornare i documenti in caso di cambio di indirizzo o variazione importante del rapporto di lavoro;
- informare la lavoratrice sulle scadenze del permesso di soggiorno e sull’importanza dei documenti del datore.
Conclusione
Accogliere in casa una badante straniera convivente significa assumersi una responsabilità
non solo lavorativa, ma anche amministrativa.
Rispettare gli obblighi di dichiarazione di ospitalità e mantenere in ordine la documentazione
permette di tutelare la famiglia e la lavoratrice, garantendo continuità al rapporto di assistenza.
Le indicazioni di questa guida hanno carattere informativo generale.
Per casi particolari o dubbi su adempimenti e sanzioni è sempre opportuno rivolgersi a un professionista di fiducia.