Certificazione Unica 2025 per colf e badanti: cosa deve fare il datore domestico
Guida semplice e aggiornata per la gestione della CU nel lavoro domestico.
La Certificazione Unica va consegnata alla lavoratrice entro il 16 marzo 2025 e trasmessa all’Agenzia delle Entrate entro il 18 marzo 2025.
Perché la CU riguarda anche i datori di lavoro domestico
Nel lavoro domestico – colf, badanti e babysitter – il datore non è sostituto d’imposta.
Questo significa che non deve effettuare ritenute IRPEF, ma deve comunque certificare ogni anno
le somme corrisposte alla lavoratrice tramite la Certificazione Unica.
Scadenze aggiornate per il 2025
- Consegna al lavoratore: entro il 16 marzo 2025
- Invio telematico all’Agenzia delle Entrate: entro il 18 marzo 2025
La CU deve essere conservata dal datore, che in caso di richiesta deve poterla esibire.
Cosa inserire nella Certificazione Unica
Nella CU per colf e badanti vanno riportati:
- retribuzioni lorde corrisposte nel 2024;
- valore convenzionale di vitto e alloggio per le conviventi;
- eventuali indennità e maggiorazioni erogate;
- TFR liquidato nell’anno, se pagato.
Cosa NON va indicato nella CU domestica
- ritenute fiscali (non applicabili);
- contributi INPS;
- Cassa Colf;
- ferie o TFR maturati ma non pagati.
Consegna al lavoratore
La CU può essere consegnata:
- in formato cartaceo firmato;
- in PDF tramite email.
Non sono necessari PEC o invii formali.
Conclusione
La Certificazione Unica è un adempimento annuale semplice ma fondamentale.
Compilarla correttamente evita errori nella dichiarazione dei redditi della lavoratrice e garantisce piena regolarità al rapporto domestico.